Marengo, una filosofia
Marengo non è solo un vino, è sogno, filosofia, visione. In due parole: eccellenza di un’eccellenza.
Marengo incarna l’espressione più sincera e profonda della viticoltura piemontese: tradizione e innovazione che convergono in un ambizioso progetto di valorizzazione. L’idea nasce da ciò che, un tempo, fu il Dipartimento di Marengo, provincia dell’Impero francese creata dopo l’omonima vittoria Napoleonica sulle truppe austriache, il 14 giugno 1800, nella piana appunto di Marengo, vicino ad Alessandria. Da Napoleone alla doc, oggi come allora, Marengo è sinonimo del dirompente trionfo di una grande personalità, una presenza ad alto rango tra le colline piemontesi.
Il marchio Marengo, diventato nel 2019 Menzione Geografica, è entrato nel disciplinare della DOC Piemonte a ulteriore garanzia d’eccellenza. Esso è la sintesi di un ricco passato legato a un rinomato presente rivolto a un inebriante futuro. Il riconoscimento, perciò, colloca il marchio Marengo ai vertici qualitativi degli spumanti piemontesi.
Il disciplinare
Il disciplinare di produzione, come ogni Denominazione enologica presente sul territorio italiano, possiede una sorta di protocollo a cui noi della Cantona Maranzana ci siamo attenuti per tutelare e preservare la qualità e l’eccellenza. Esso contiene norme su tutti gli aspetti di produzione, dalla coltivazione del vitigno fino alla commercializzazione del prodotto finito, tra cui: denominazione, base ampelografica, zona di produzione delle uve, norme per la viticoltura e per la vinificazione, caratteristiche al consumo, designazione ed etichettatura, infine norme per l’imbottigliamento e il confezionamento.
Il vino
Nel caso del Marengo, la “base ampelografica” è l’uva Cortese, che deve essere almeno l’85% del totale a garanzia del forte legame con il territorio e di un gusto fresco, dolce, inconfondibile.
Ne risulta un vino fresco e fragrante, dai profumi delicati e il sorso vivace, colore giallo brillante, riflessi verdognoli, perlage fine e persistente. Al naso, offre i sentori dominanti di mela verde e note floreali. Al palato, è fresco, sapido ed equilibrato. Il matrimonio ideale? Con i piatti a base di pesce. Ma non solo. Grazie alla sua versatilità e seduzione, questo spumante secco è altresì adatto a brunch e banchetti, ma soprattutto come aperitivo, ad accompagnare cene d’estate, pranzi di lavoro, romantici brindisi.
Il metodo
Come tutti i vini prodotti col Metodo Martinotti, il Marengo conserva le note e i sapori varietali aromatici delle uve da cui deriva, regalando più sostanza al cuvage, un bouquet più sfaccettato, più carattere a ogni sorso. Il risultato? Bollicine bianche di bassa gradazione alcolica e di alta qualità. Tutto l’estro e l’orgoglio Piemontese.
(Fonte: www.marengo.wine)